Promuovere salute e corretti stili di vita attraverso un modello personalizzato e integrato: è questa la strategia che può condurre a una società più sana e longeva. Partendo da queste basi ha preso le mosse il Convegno Internazionale, organizzato dalla Fondazione Internazionale LUMEN in collaborazione con la Scuola di Naturopatia LUMEN e la Rete Europea SALUS, ospitato nelle giornate del 18 e 19 novembre a Roma presso il Senato della Repubblica.
Il ruolo della MTEM nella promozione della salute
Poggiando la sua base concettuale sul sostegno della Vis Medicatrix Naturae – la forza guaritrice della natura, attraverso un percorso che affonda le proprie radici nella Medicina Tradizionale, la MTEM – Medicina Tradizionale Europea e Mediterranea si prodiga per sostenere la salute attraverso strategie di empowerment che permettono di radicare sane abitudini quotidiane e che insegnano a liberarsi da comportamenti che la ostacolano, quali il fumo, la sedentarietà, l’alimentazione eccessiva e di scarsa qualità, la conflittualità e lo stress nelle relazioni. Il patrimonio culturale della MTEM sta oggi destando un sempre crescente interesse in diversi Paesi europei, dove alcune antiche pratiche sono state riscoperte e attualizzate mediante moderne conoscenze scientifiche che ne hanno confermato l’efficacia e la validità in qualità di strategie di benessere e salute per andare incontro a una vita più lunga e più sana.
Il Convegno Internazionale, ospitato dal Senatore Lucio Malan, che ha visto la partecipazione di esperti di rilievo di livello nazionale e internazionale, ha inteso stimolare un confronto trasversale su temi imprescindibili quali la promozione della salute e della longevità sana attraverso lo stile di vita e in particolare la valorizzazione della MTEM come antico patrimonio culturale europeo portatore di pratiche efficaci nel raggiungimento di questi importanti obiettivi.
In un momento in cui l’innovazione in ambito sanitario corre sempre più veloce, appare cruciale affiancare a farmaci, chirurgia e trattamenti sempre più innovativi e personalizzati, efficaci strategie di prevenzione in grado di ridurre l’incidenza di patologie croniche oggigiorno sempre più diffuse.
Per la prevenzione, partire da una corretta alimentazione
La sessione di apertura ha quindi preso il via con una serie di interventi focalizzati sulle strategie di prevenzione attraverso l’alimentazione.
Il Professor Franco Berrino, Medico, patologo ed epidemiologo di lungo corso, ha ricordato quanto ormai i fattori che causano malattia siano noti, grazie alla solidità degli studi epidemiologici condotti nell’ultimo quarto di secolo.
Per promuovere la salute è importante a tavola, oltre ad evitare gli eccessi, non assumere carni rosse e insaccati, così come dolciumi industriali e alimenti ricchi di zuccheri ed emulsionanti che concorrono in vario modo a favorire l’insorgenza di patologie croniche come: diabete, ipertensione arteriosa, sovrappeso e obesità, problemi cardiovascolari, ma anche una serie di tumori.
Le principali minacce odierne: pesticidi, plastiche e cibi ultra-processati
Le tre minacce principali sono oggi rappresentate dai pesticidi utilizzati in agricoltura, dalle microplastiche che hanno ormai contaminato anche le acque, e dai cibi ultra-processati.
Quanto ai primi due aspetti, basti pensare che a livello globale ogni anno vengono impiegate 400milioni di tonnellate di pesticidi in ambito agricolo e 460milioni di tonnellate di plastica.
Minacce queste ancor più dannose per i bambini che, come confermano gli studi, risultano maggiormente esposti: basti pensare che la presenza di microplastiche nelle feci dei bambini è risultata di 10 volte superiore a quella degli adulti così come la concentrazione di pesticidi nell’analisi dei capelli dei bambini è risultata di gran lunga superiore a quella dei capelli delle madri.
Ancora, il Professor Berrino, ha suggerito di evitare il consumo di cibi ultra-processati, di bevande in lattina – all’interno delle quali è presente il bisfenolo A, causa di sterilità maschile – e di evitare di scaldare cibi nel microonde in contenitori di plastica dal momento che ormai le microplastiche sono presenti in tutti gli organi umani e non è ancora chiaro quali conseguenze determineranno sulla salute.
Determinante una corretta informazione e la scelta di cibi biologici per cercare di proteggersi al meglio.
Il ruolo protettivo di cereali integrali e fibre
Sull’importanza dei cereali integrali si è invece concentrata la relazione del Professor Roberto Volpe, medico, ricercatore del CNR di Roma e consigliere scientifico della Fondazione Dieta Mediterranea. Il professor Volpe ha ricordato come a determinare patologie croniche non sia soltanto l’eccesso di sale, zuccheri e grassi assunti attraverso la dieta, bensì anche la carenza di alcuni alimenti come i cereali integrali, le fibre piuttosto che la frutta e la verdura. Questi alimenti sono infatti ‘alimenti funzionali’. Le fibre, ad esempio riducono il rischio cardiovascolare, ma anche la disbiosi, regolando il metabolismo e favorendo la flora intestinale protettiva.
I cereali integrali invece sono un utile alleato contro lo stress ossidativo. Un consumo quotidiano di 3 porzioni di cereali integrali aiuta a ridurre la mortalità cardiovascolare fino al 20% e dell’8-10% anche la mortalità per tutte le cause, apportando un contributo essenziale a salute e benessere.
Il ruolo chiave della formazione, sin dalle scuole
A puntare sulla crucialità della formazione, sin dalle scuole per la promozione della salute e di sane abitudini alimentari è stata la Professoressa Katharina C. Wirnitzer, del Collegio Universitario per la formazione degli insegnanti del Tirolo, Dipartimento di ricerca e sviluppo nella formazione degli insegnanti.
Gli stili di vita odierni portano allo sviluppo di un numero crescente di patologie croniche: dall’obesità a problematiche correlate. A fronte di tutto ciò, in Paesi come l’Italia o l’Austria gli stili di vita permangono ampiamente migliorabili se è vero che appena 5-6 persone su 100 conducono una vita sana, seguendo un’alimentazione corretta abbinata ad una regolare attività fisica. Basti pensare che le patologie croniche non trasmissibili, in Paesi come l’Italia e l’Austria, costituiscono il 91% e 92% rispettivamente, delle cause di tutti i decessi. Tra i trend principali: sovrappeso, obesità, scarso livello di attività fisica. Per combattere questi trend e quindi favorire un invecchiamento in salute, occorre puntare su una dieta ‘plant based’ e su un’attività fisica regolare, elementi questi da considerare una vera e propria medicina. E’ peraltro dimostrato che persone che seguono una dieta vegetariana o vegana, tendono ad essere più attive e presentano un ridotto consumo di alcool. I bambini sono il futuro ed è proprio per questo – è stato ribadito – che occorre puntare su di loro per un cambio di passo.