Il cambiamento climatico rappresenta oggi una minaccia concreta per l’infanzia globale. Secondo l’UNICEF, quasi la metà dei 2,4 miliardi di minorenni nel mondo è esposta a gravi rischi ambientali. Il 90% del carico globale delle malattie legate all’inquinamento e al degrado ambientale grava su bambini sotto i 5 anni. Anche in Europa, le ondate di calore si intensificano, colpendo 466 milioni di minori.
Eco-ansia: un fenomeno in crescita
La ricerca “Crisi climatica ed Ecoansia in Italia” condotta con YouTrend fotografa un malessere psicosociale diffuso. Il 24% degli italiani ha sentito parlare di ecoansia e il 22% si riconosce nel fenomeno. Il 9% riferisce sintomi psicologici frequenti, come pensieri ricorrenti legati all’ambiente, mentre il 7% manifesta sintomi fisici legati all’ansia ecologica.
Il clima come ostacolo alla genitorialità
Il 32% degli adulti under 45 ammette che la paura per il futuro climatico incide sulla decisione di avere figli. I cambiamenti climatici sono percepiti come una delle principali emergenze globali (23%), preceduti solo da guerra, fame e inflazione. Il 69% degli italiani teme che il destino dell’umanità sia irrimediabilmente compromesso e il 60% si dichiara sopraffatto da preoccupazioni ambientali.

Responsabilità e comportamenti sostenibili
Il 68% degli intervistati sente una forte responsabilità individuale per la sostenibilità. Tuttavia, solo una parte riesce a tradurre questa consapevolezza in azioni quotidiane: il 68% fa la raccolta differenziata con cura, il 49% riduce il consumo d’acqua, il 28% ha ridotto il consumo di carne. Il disagio emerge anche quando non si riesce a essere sostenibili, con il 61% che riporta sensazioni di nervosismo o disagio.
L’importanza dell’informazione
Il 78% degli italiani dichiara di incontrare notizie sul cambiamento climatico almeno tre volte a settimana. Tuttavia, tra i giovani questa esposizione è minore: solo il 69% ne viene raggiunto frequentemente. Ciò evidenzia un gap informativo che potrebbe influenzare il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni.
Salute mentale e clima
L’UNICEF propone una strategia integrata per proteggere la salute mentale giovanile nel contesto della crisi climatica.
Tra le azioni raccomandate: sostenere la voce dei giovani nelle politiche ambientali, rafforzare i servizi di salute mentale a livello comunitario, coinvolgere scuole e famiglie, e raccogliere dati disaggregati per interventi mirati.
In conclusione
Il sondaggio UNICEF-YouTrend mette in luce un fenomeno complesso: la crisi climatica è anche una crisi emotiva e generazionale.
La Giornata Mondiale della Terra rappresenta un’occasione per ribadire l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico non solo da un punto di vista ambientale, ma anche umano e sociale.