Le patologie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nel nostro Paese, un dato questo confermato anche a livello globale. Stando ai dati ISTAT, nel 2021, ben il 30,8% di tutti i decessi sono stati riconducibili a queste patologie, mostrando una prevalenza femminile (33,7% vs 27,7% maschi).

Più nello specifico, la cardiopatia ischemica è risultata responsabile dell’8,4% di tutti i decessi (9,3% maschi e 7,5% femmine) a fronte del 7,6% delle patologie cerebrovascolari (6,3% maschi e 8,8% nelle femmine).

Nonostante gli importanti progressi compiuti dalla medicina negli ultimi anni, la mortalità correlata a queste patologie resta ancora molto elevata. Inoltre chi sopravvive a un evento cardiaco diventa un malato cronico, con ricadute sulla qualità della vita e aggravio economico per il Servizio Sanitario Nazionale e la collettività. Basti pensare che nel nostro Paese la prevalenza di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille e che il 23,5% della spesa farmaceutica italiana (pari all’1,34% del PIL), è assorbita da farmaci per l’apparato cardiovascolare.

La giornata per la prevenzione cardiovascolare

Proprio alla luce di questo scenario, la Società italiana di Prevenzione Cardiovascolare – SIPREC, ha promosso la Giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare, giunta quest’anno alla sua quarta edizione, ricevendo ogni anno la Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica.

Mission principale della SIPREC è fare informazione, considerata la prima arma per una corretta prevenzione. Proprio per questo la Società, oltre a fornire un decalogo per proteggere adeguatamente il cuore e le arterie, punta alla sensibilizzazione su quanto cattive abitudini e fattori di rischio vecchi e nuovi rappresentino una minaccia per la salute. 

 La Casa della Prevenzione Cardiovascolare

«Per contribuire alla conoscenza dei fattori di rischio e a come combatterli per prevenire le malattie cardiovascolari proprio in occasione della Giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare inauguriamo sul portale della SIPREC la ‘Casa della Prevenzione Cardiovascolare’, una sezione che ospita podcast, video e testi dedicati a questo argomento, che verrà aggiornato continuamente con nuovi contenuti.

Perché anche la prevenzione evolve, non solo nei contenuti – cioè nella lotta ai fattori di rischio cardiovascolari emergenti –, ma anche nel linguaggio», ha sottolineato il Presidente SIPREC, Massimo Volpe.

I principali fattori di rischio, vecchi e nuovi

«I principali fattori di rischio per la salute di cuore e arterie – ha proseguito il Volpe – sono il colesterolo alto, l’ipertensione, il fumo di sigaretta, il diabete, il sovrappeso/obesità, la sedentarietà. Ma accanto a questi, ne stanno emergendo anche di nuovi, come l’inquinamento, un sonno disturbato o insufficiente, lo stress e anche le mode alimentari e i cattivi consigli dei social». 

I consigli degli esperti SIPREC

Per difendersi dalle malattie cardiovascolari è fondamentale adottare un sano stile di vita che in molti casi può non solo essere sufficiente a correggere i fattori di rischio ma può dimostrarsi utile anche per evitare o posticipare il ricorso alle terapie farmacologiche.

Gli esperti SIPREC sottolineano in primis l’importanza di conoscere i rischi cardiovascolari e misurare attentamente alcuni valori come colesterolo, trigliceridi e glicemia, ma anche peso e circonferenza del girovita, preferendo quindi un sano regime alimentare, com’è la dieta mediterranea, evitando i consigli degli influencer che spopolano sui social, facendo attenzione agli eccessi di sale, zucchero e proteine animali, soprattutto le carni rosse.

L’attenzione deve essere rivolta anche al consumo di alcol e in particolare alle ‘bollicine’, da relegare a poche occasioni particolari, evitando quindi il fumo di sigaretta, nocivo sotto tutti gli aspetti, prediligendo uno stile di vita attivo, aiutato dalla scelta di calzature comode invece che da tacchi alti. Attenzione quindi allo stress, ma anche ai disturbi del sonno.  

E’ importante poi ricordare gli appuntamenti vaccinali ed essere aderenti alle terapie farmacologiche laddove indispensabili. Infine, fare attenzione per quanto riguarda il reperimento di corrette informazioni sulla salute: il Dottor Google impazza, ma non sempre le informazioni disponibili in rete sono attendibili.