Il Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) sviluppato da Jon Kabat-Zinn nel 1979 è solo uno dei protocolli terapeutici che sono parte integrante della didattica del Master Universitario di primo livello in “Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative” dell’Università di Pisa in convenzione con l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (PI) che si svolgerà dal mese di marzo presso il Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica dello stesso ateneo. 

«Questo specifico programma della durata di otto settimane – ci spiega Angelo Gemignani, Ordinario di Neuropsicologia e Neuroscienze Cognitive dell’Università di Pisa e Direttore del Master – combina meditazione mindfulness e yoga per aiutare i partecipanti a gestire lo stress, il dolore cronico e altre condizioni. Gli studi neuroscientifici presenti in letteratura hanno mostrato come il MBSR possa portare a modificazioni dei circuiti neurali legati all’attenzione, dell’attività cerebrale nelle aree coinvolte nella regolazione emotiva come ad esempio l’incremento del controllo inibitorio della corteccia prefrontale sull’attività della amigdala, della connettività funzionale tra le reti neurali coinvolte nell’autoregolazione e nella consapevolezza, dei livelli di sostanze correlate allo stress, cortisolo e citochine pro-infiammatorie».

Tra scienza occidentale e orientale 

Negli ultimi decenni si è assistito a una crescente convergenza tra le due tradizioni nello studio della mente e delle pratiche contemplative.

«Questa sintesi – aggiunge Angelo Gemignani – ha arricchito sia la ricerca neuroscientifica sia le pratiche terapeutiche, offrendo nuovi strumenti per la promozione del benessere psicofisico. Nel nostro master andremo ad approfondire i correlati neurobiologici e psicofisiologici delle pratiche meditative e dei loro effetti su mente e corpo. Questo include lo studio delle modifiche nell’attività cerebrale e delle risposte del sistema nervoso autonomo come la frequenza cardiaca, la frequenza respiratoria e la pressione sanguigna durante e dopo le sessioni di meditazione, nonché dei cambiamenti che la pratica meditativa induce nel corso del tempo. Il master approfondisce, inoltre, le basi neuroscientifiche e fenomenologiche di questi fenomeni, analizzandone i meccanismi neurofisiologici e la neurofenomenologia, contribuendo all’integrazione tra scienza occidentale e pratiche contemplative orientali». 

Tale integrazione è un punto cruciale dell’attività di Terza Missione dell’Università di Pisa, come confermato dalla Convenzione tra UniPi e Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (PI), dalla Convenzione tra UniPi e Università Monastica di Sera Jey (India) e l’organizzazione del primo simposio internazionale The Mindscience of Reality” sulla declinazione del concetto di mente e coscienza nel mondo occidentale e orientale. 

Le specificità del Master

Il Master prevede un percorso didattico integrato che ha l’obiettivo di fornire conoscenze e competenze sulle pratiche contemplative e sulla mindfulness declinate al servizio del benessere psicofisico dell’individuo. Il programma si sviluppa su un anno accademico e prevede lezioni teoriche, ritiri pratici ed esperienziali sulla meditazione, tirocini per apprendere come applicare i protocolli nei diversi ambiti.

Le attività si svolgeranno presso il Polo Porta Nuova dell’Università di Pisa e presso l’Istituto Lama Tzong Khapa. Il 14 febbraio scade il termine per la domanda di ammissione. 

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