L’obesità è oggi una delle principali cause di rischio cardiovascolare, ma spesso trascurata nella pratica clinica. A Torino nasce un nuovo protocollo multidisciplinare per la prevenzione e la gestione dei pazienti obesi con patologie cardiache. Durante il congresso Change in Cardiology 2025, che si terrà dal 10 al 12 aprile, presso il Centro Congressi Lingotto, esperti internazionali discuteranno le nuove strategie terapeutiche, inclusi i farmaci anti-obesità e l’impiego della bioingegneria in cardiologia.
Obesità e cuore: un legame pericoloso
L’obesità colpisce oltre il 60% della popolazione europea e rappresenta un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Secondo i dati, il 41% dei pazienti cardiopatici è sovrappeso e il 20% è obeso. L’eccesso di peso aumenta notevolmente il rischio di fibrillazione atriale (+50%), infarto e ictus (+64%), e scompenso cardiaco (+30%).
Il protocollo torinese: diagnosi e cura integrate
Per far fronte a questa emergenza, i centri piemontesi e liguri di eccellenza hanno ideato nuovi Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) per i pazienti obesi, con un approccio multidisciplinare che coinvolge cardiologi, dietologi e specialisti in farmacoterapia. Sono già in uso due farmaci innovativi: semaglutide e tirzepatide, capaci di ridurre il peso corporeo fino al 20%, con benefici diretti sugli esiti cardiovascolari.
Un modello per tutta l’Italia
Il protocollo potrebbe diventare un modello nazionale. L’obiettivo è creare un registro clinico dei pazienti obesi a rischio cardiovascolare, utile per monitorare trattamenti, esiti e diffusione del fenomeno. In Piemonte si registrano ogni anno 10.000 casi di infarto miocardico, e le malattie cardiovascolari restano la prima causa di morte.
Innovazione e bioingegneria al centro del Congresso
Il congresso Change in Cardiology 2025, in corso al Lingotto di Torino, pone grande attenzione anche alla tecnologia. Grazie alla collaborazione con il Politecnico di Torino, l’uso dell’intelligenza artificiale e dei dispositivi bioingegneristici in cardiologia è sempre più avanzato. I live cases mostrano le tecniche più moderne per riparare valvole cardiache senza chirurgia tradizionale.
Un impegno internazionale condiviso
Tra gli ospiti del congresso figurano luminari internazionali come Barbara McGowan, esperta in obesità, e Marc Sabatine, leader nella ricerca cardiovascolare. L’obiettivo comune è chiaro: ridurre l’impatto dell’obesità sulla salute del cuore, migliorando la qualità e la durata della vita di milioni di pazienti.