Negli ultimi decenni, numerosi studi scientifici hanno evidenziato i molteplici benefici della Dieta Mediterranea (DM) sulla salute, rendendo questo modello alimentare un potente strumento di prevenzione e cura.
La Dieta Mediterranea, caratterizzata dall’uso di alimenti freschi e di stagione, olio d’oliva, pesce, frutta, verdura e cereali integrali, è riconosciuta come un pilastro della salute pubblica.
La sua capacità di prevenire malattie cronico-degenerative e favorire il benessere generale ha portato alla creazione delle prime Linee Guida sull’uso terapeutico della DM, elaborato da esperti di diverse discipline e supportato da prestigiose istituzioni scientifiche.
Le linee guida: obiettivi e sviluppo
Le Linee Guida sulla Dieta Mediterranea sono state promosse dalla Fondazione Dieta Mediterranea, dalla Società Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo (SINPE) e dalla Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC), con il supporto metodologico dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
L’obiettivo principale di queste linee guida è quello di promuovere uno stile di vita sano e sostenibile, in grado di influire positivamente sulla salute degli individui e sul pianeta. Le raccomandazioni contenute nelle Linee Guida sono state formulate sulla base delle evidenze scientifiche più recenti, con un focus particolare sugli effetti positivi della DM nella prevenzione e nel trattamento di malattie croniche, come quelle cardiovascolari, neurologiche e oncologiche.
Le domande chiave
Il documento che raccoglie le Linee Guida risponde a dieci domande fondamentali, che spaziano dall’efficacia della Dieta Mediterranea nel ridurre la mortalità, alla sua sostenibilità in termini economici e ambientali.
Tra le domande più rilevanti, si trova quella sull’efficacia della DM nel migliorare la qualità della vita, ridurre il rischio di malattie croniche e promuovere la longevità.
Queste linee guida sono il risultato di un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto oltre 20 Società Scientifiche e esperti in vari settori, offrendo così un quadro completo degli impatti positivi della dieta su diverse patologie.
Gli ambiti di apllicazione
Le raccomandazioni contenute nelle Linee Guida spaziano su molteplici ambiti, tra cui la prevenzione delle malattie cardiovascolari, il trattamento delle malattie neurologiche, oncologiche e metaboliche, nonché la gestione delle patologie legate alla fragilità nell’anziano.
Inoltre, si riconosce il ruolo della DM nel migliorare la salute muscolo-scheletrica e nel supportare il trattamento delle malattie autoimmuni e della gravidanza. L’approccio terapeutico proposto dalla Dieta Mediterranea è rivolto anche alla gestione della disabilità e al miglioramento della qualità della vita nelle persone anziane.
Il ruolo della dieta mediterranea nella salute pubblica
La Dieta Mediterranea non è solo un modello alimentare, ma rappresenta un patrimonio culturale riconosciuto dall’UNESCO come bene immateriale dell’umanità. La sua applicazione va oltre il contesto strettamente clinico, estendendosi alla promozione della salute pubblica e alla sensibilizzazione della popolazione sui benefici di uno stile di vita sano e sostenibile.
Come sottolineato da Nicola Veronese della Saint Camillus International University of Health Sciences, l’adozione di queste nuove linee guida mira a rafforzare il ruolo della DM nella prevenzione delle malattie a livello globale, con ricadute positive per la salute collettiva e la sostenibilità ambientale.
Implicazioni per i professionisti sanitari
Le Linee Guida sulla Dieta Mediterranea rappresentano un punto di riferimento fondamentale per i professionisti sanitari, sociali ed educativi coinvolti nella promozione della salute.
Le raccomandazioni forniscono strumenti concreti per applicare la Dieta Mediterranea in vari contesti, sia per la prevenzione che per la gestione delle malattie croniche.
Inoltre, le linee guida sono un importante strumento per i decisori politici e i responsabili delle strutture sanitarie, educative e sociali, al fine di integrare la DM nei programmi di salute pubblica e nei percorsi terapeutici individualizzati.