di Marco Lauro • Responsabile Servizio Scientifico Boiron Italia
La ricerca scientifica in omeopatia ha fatto passi avanti nel dimostrare l’effetto antinfiammatorio di Arnica montana e i benefici ottenuti dall’utilizzo della pianta fresca intera fiorita nel processo produttivo della tintura madre, così come dei preparati omeopatici.
Ricerche di laboratorio hanno confermato i notevoli effetti biologici dell’Arnica montana, sia in tintura madre che in diluizione omeopatica. Ad essa vengono attribuite proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e antiossidanti, nonché effetti benefici sulla migrazione cellulare, che possono accelerare la guarigione delle ferite.
Queste caratteristiche possono rendere Arnica montana particolarmente efficace in diverse aree terapeutiche come la reumatologia, la post-chirurgia e l’odontoiatria, dove l’infiammazione, la guarigione delle ferite e la gestione del dolore sono cruciali. Queste proprietà indicano un potenziale significativo per migliorare il comfort e il recupero dei pazienti.
Proprietà curative
Un recente studio, pubblicato nel 2023 sulla rivista internazionale peer-reviewed Journal of Ethnopharmacology ha esplorato gli effetti dell’Arnica montana in tintura madre e in diluizioni omeopatiche su cinque modelli cellulari differenti (umani e murini) e la migrazione cellulare in vitro.
In prima istanza, è stato valutato l’effetto antinfiammatorio su modelli di cellule immunitarie ed endoteliali relativo a sei marcatori dell’infiammazione (TNFα, IL-6, COX-2, MCP-1, ICAM-1 e specie reattive dell’ossigeno (ROS)). I risultati hanno mostrato una riduzione significativa di questi ultimi con la tintura madre e le diluizioni omeopatiche, suggerendone una forte attività antinfiammatoria (p<0,05).
In secondo luogo, è stato osservato come l’Arnica montana riesca a impattare favorevolmente sul processo di guarigione delle ferite, un meccanismo fisiologico in quattro fasi (emostasi, infiammazione, proliferazione e rimodellamento).
Durante la fase di proliferazione, la guarigione della ferita coinvolge in particolare la migrazione cellulare, con le cellule epiteliali che migrano per risanare la ferita. In particolare, la soluzione omeopatica 9CH ha migliorato la migrazione cellulare nei modelli di guarigione delle ferite, suggerendo un potenziale ruolo benefico nella rigenerazione dei tessuti e nel processo di recupero.
É ormai evidente, quindi, come le proprietà curative – antiossidanti, antinfiammatorie e di riparazione dei tessuti – dell’Arnica montana siano interconnesse contribuendo complessivamente alla salute delle persone.