Ha cominciato a circolare la bozza del documento che fissa le strategie dell’Organizzazione Mondiale della Sanita – OMS nell’ambito della medicina tradizionale complementare e integrativa (MTCI) per il decennio 2025-2034.

È un risultato importante del WHO Global Summit tenuto in Gujarat (India) nell’agosto 2023 che svolge la funzione di guida e orientamento per l’attuazione delle azioni da parte della stessa OMS, degli Stati membri, dei partner e di tutte le parti interessate. 

Il documento prevede l’accesso universale a una MTCI sicura, efficace e centrata sulla persona per la salute e il benessere di tutti. Una particolare attenzione viene riservata all’integrazione e all’inclusione della MTCI nei sistemi sanitari nazionali e proprio i sistemi sanitari resilienti e sostenibili sono fondamentali per raggiungere l’universalità della copertura sanitaria, ridurre le malattie non trasmissibili e garantire cure sicure e di alta qualità. Tuttavia, la pandemia di COVID-19, insieme a una preparazione inadeguata alla gestione delle emergenze, ha indebolito in modo significativo i sistemi sanitari in Europa e nel mondo, erodendo la fiducia sia dei pazienti sia degli operatori sanitari. Sono molti i Paesi, anche europei, attualmente alle prese, infatti, con una crisi di carattere psicologico e morale tra il personale sanitario, nonché con una crescente carenza di operatori sanitari e in particolare di infermieri. Si stima che entro il 2030 mancheranno 21 milioni di professionisti del settore sanitario e dell’assistenza

È necessaria, quindi, un’azione politica urgente per ripristinare la fiducia e investire massicciamente in politiche sanitarie nazionali adeguate, soprattutto per quanto riguarda il personale sanitario e di assistenza. Anche in questo ambito le MTCI possono svolgere un ruolo importante per conseguire al più alto livello gli obiettivi di salute e benessere nella popolazione, migliorare le prove di efficacia di ogni terapia complementare, così da poterle integrare nei servizi sanitari pubblici. 

I punti cardinali della strategia OMS sono basati, infatti, sulle prove di efficacia, ovvero le evidenze derivanti dalla ricerca e dalle pratiche, e correlate a fattori quali il contesto, l’equità, la fattibilità, l’accessibilità economica, la sostenibilità e l’accettabilità delle parti interessate. Le MTCI comprendono vari sistemi medici correlati a una visione olistica della salute e sono radicate nelle risorse naturali, nelle conoscenze mediche tradizionali, nella cultura e nella storia e possono contribuire così alla salvaguardia della biodiversità promuovendo pratiche sostenibili e un approccio One Health per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

In più punti del documento si ribadisce che i popoli indigeni hanno il diritto alle loro medicine tradizionali e a mantenere le proprie pratiche sanitarie, compresa la conservazione delle piante medicinali, basate sulle conoscenze tradizionali. 

Le MTCI sostengono un’assistenza sanitaria centrata sulle persone e il coinvolgimento della comunità come priorità fondamentali per promuovere e diffondere un’assistenza sanitaria di qualità in un contesto di maggiore equità ai servizi sanitari. Per ottenere risultati ottimali in questo processo è necessario mettere il tema dell’equità al centro dell’Agenda 2030 dell’OMS per lo sviluppo sostenibile, che mira a “non lasciare indietro nessuno” e far sì che la pratica delle MTCI sia sviluppata in modo equo, indipendentemente da età, sesso e genere, disabilità, stato socioeconomico, etnia, area di residenza, alfabetizzazione sanitaria o sviluppo economico. Una volta approvato in sede di Assemblea generale, la parola passa ai Ministeri della salute dei paesi aderenti per l’implementazione delle tante iniziative previste.

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