Nuove evidenze sembrano confermare il ruolo di sovrappeso e obesità nell’alterare alcuni parametri fisiologici della pelle del viso ed il microbiota cutaneo, esponendo ad esempio ad aumentato rischio di sviluppo di patologie a base infiammatoria. I dati da uno studio cinese, recentemente pubblicato su Clinical, Cosmetic and Investigational Dermatology.
La correlazione
Sembra esistere un legame che unisce l’indice di massa corporea (BMI) e le alterazioni della fisiologia della pelle e del microbiota cutaneo.
Come a dire che obesità e sovrappeso possono contribuire non solo a peggiorare l’aspetto estetico della pelle, ma anche favorire lo sviluppo di specifiche condizioni patologiche.
È quanto emerge da uno studio condotto su un ancora limitato numero di donne cinesi – poco meno di 200, di età tra 18 e 35 anni, residenti a Shanghai –sane e con diverso Indice di Massa Corporea (BMI).
Le donne, in funzione del BMI e dello standard di riferimento cinese, sono state divisi in tre gruppi, corrispondenti al peso: “magro” (B1), “normale” (B2) e “sovrappeso” (B3) e di ciascuna sono stati misurati parametri fisiologici della pelle del viso tramite metodi strumentali non invasivi.
E qui è emersa una prima evidenza: le donne in sovrappeso mostrerebbero una alterazione della funzione cutanea, quindi della barriera, quali ad esempio la perdita di acqua transepidermica (TEWL), un contenuto significativamente aumentato di emoglobina nella pelle e una netta riduzione del pH della superficie cutanea.
Il microbiota cutaneo
Non solo sulla fisiologia, l’impatto del BMI si registrerebbe anche sulla composizione del microbiota cutaneo. Anch’esso alterato nelle donne in sovrappeso/obese.
Il microbiota, analizzato mediante sequenziamento ad alto rendimento 16S rRNA e ITS, ha mostrato diversità e abbondanza delle specie del microbiota batterico e fungino del viso, rispettivamente e nello specifico una elevata presenza di Streptococcus, Corynebacterium e di Malassezia e Candida in donne con BMI elevato.
Ovvero il pH della superficie cutanea era significativamente e negativamente correlato con l’abbondanza relativa di Malassezia, Candida e Cladosporium e l’abbondanza di Malassezia era positivamente associata all’abbondanza di Staphylococcus e Corynebacterium. Un circolo vizioso.
In conclusione
Seppure ancora limitati, i risultati preliminari di questo studio, il primo nel suo genere, sembrano poter fare ipotizzare una associazione fra BMI e sensibili differenze nelle proprietà biofisiche e nel microbioma della pelle del viso.
In buona sostanza si potrebbe dedurre che un BMI elevato è in grado di influire sull’integrità della barriera cutanea e di modificare la diversità della flora cutanea e la composizione delle specie.
Fonte
Ma L, Zhang H, Jia Q et al. Facial Physiological Characteristics and Skin Microbiomes Changes are Associated with Body Mass Index (BMI). Clin Cosmet Investig Dermatol, 2024, 17: 513–528. Doi: 10.2147/CCID.S447412