Gli adolescenti italiani consumano troppa caffeina; le ragazze più dei maschi. A rivelarlo una ricerca dell’Università di Foggia condotta su un campione di oltre 1200 adolescenti e pubblicata dalla rivista Acta Pediatrica.
Dei 1263 ragazzi intervistati di 12-19 anni, provenienti da quattro scuole della città pugliese, il 76% ha dichiarato di consumare caffeina ogni giorno. Il caffè è la bevanda preferita, consumato quotidianamente quasi da nove studenti su dieci. Ma non solo, dopo il caffè i soft drink (34,3%) e gli energy drink (2,3%). In media la quantità di caffeina assunta quotidianamente è risultata di 125,2 milligrammi tra i consumatori abituali, leggermente più alta per le ragazze (126,3 contro 124,1). Questo dosaggio è risultato in quasi 1 studente su 2 (46%) superiore ai 100 milligrammi consigliati a questa età come dose massima giornaliera dall’Accademia dei Pediatri USA.
All’eccesso di caffeina corrisponde, secondo lo studio un aumento di nervosismo e agitazione in questa fascia d’età. “Questi risultati – commenta Angelo Campanozzi, coordinatore dello studio – potrebbero essere usati per mettere in piedi una campagna di sensibilizzazione diretta a ridurre il consumo di caffeina tra gli adolescenti. Le abitudini alimentari sono sviluppate durante l’infanzia e l’adolescenza, e l’educazione ad un consumo limitato di caffeina è cruciale per ridurre possibili comportamenti sbagliati in età adulta”.
100 milligrammi di caffeina, cioè?
La dose massima giornaliera suggerita dall’Associazione dei Pediatri USA è di 100 milligrammi, ma a cosa corrisponde nella pratica questo quantitativo di caffeina? Sì, perchè la caffeina non è contenuta solo nel caffè.
Come puoi vedere nell’immagine qui sotto, proposta dall’Autorità Europea della sicurezza alimentare Efsa, una tazzina di caffè espresso contiene 80 milligrammmi di caffeina. Quindi, secondo i Pediatri USA il numero massimo di caffè al giorno non sono 3 tazze, ma poco più di una. Lo stesso quantitativo è contenuto in media in una lattina da 250 ml delle cosiddette bevande energetiche. Una lattina di cocacola contiene in media 40 milligrammi di caffeina, e 50 grammi di cioccolato fondente ne hanno 20 milligrammi.
Quindi in una giornata non è poi così difficile raggiungere il dosaggio massimo sicuro di caffeina, anche senza bere caffè!
C’è chi all’estero è già ricorso ai ripari: nel Regno Unito è vietata la vendita degli “energy drink” a chi ha meno di 16 anni nella maggior parte dei supermercati. La restrizione viene applicata a tutti i drink che contengono più di 150 milligrammi di caffeina per litro. Il provvedimento, in vigore in tutto il Paese, mira a proteggere i più giovani dall’abuso di zuccheri e di caffeina contenute nelle bibite in questione.
Il dosaggio di Efsa è “più generoso”
Il dosaggio giornaliero di caffeina proposto dall’Accademia dei Pediatri USA, pari a 100 milligrammi, e come target massimo dall’Università di Foggia, risulta decisamente più protettivo e inferiore di quello considerato sicuro, o per lo meno non pericoloso, dall’Efsa.
Nel parere scientifico pubblicato nel 2015 l’autorità competente europea dichiarava “Le dosi singole di caffeina considerate non preoccupanti per gli adulti (3mg/kg peso corporeo al giorno) possono essere applicate anche ai bambini, in quanto la velocità alla quale bambini e adolescenti metabolizzano la caffeina è per lo meno pari a quella degli adulti, e gli studi disponibili sugli effetti acuti della caffeina su ansia e comportamento in bambini e adolescenti confermano tale livello. Per il consumo abituale di caffeina da parte di bambini e adolescenti viene proposto un livello di sicurezza di 3 mg/kg pc al giorno“.
Quindi? Facendo “i conti della serva” (si diceva una volta), una ragazza o ragazzo di 35-40 kg (12 anni), può secondo l’Efsa assumere senza timore fino a 105-120 milligrammi di caffeina. Ma per chi pesa 60 o 70 kg (non difficile per un ragazzotto di 15-17 anni alto almeno 170 cm) i dosaggi consentiti si spingono fino ai 210 milligrammi.